Salute e malattia

Come si può diagnosticare la malattia del sonno africana?

La diagnosi definitiva della malattia del sonno africana (nota anche come tripanosomiasi africana umana) causata da Trypanosoma brucei gambiense e T. brucei rhodesiense viene effettuata mediante esame microscopico di un campione di sangue o fluido linfatico per identificare la presenza di tripanosomi. Tuttavia, questo metodo può essere impegnativo, soprattutto nei casi di bassa parassitemia. Per rilevare la presenza del parassita o dei suoi componenti vengono utilizzati diversi test diagnostici:

Esame microscopico:

1. Strappo di sangue spesso: Ciò comporta la creazione di una spessa pellicola di sangue su un vetrino, la colorazione e l'esame al microscopio per la presenza di tripanosomi. È un metodo ampiamente utilizzato, soprattutto in aree remote con risorse limitate.

2. Stretto sottile di sangue: Viene creato un sottile film di sangue per visualizzare i singoli tripanosomi e differenziare le diverse specie. È più sensibile dello striscio di sangue spesso, ma richiede più esperienza e può richiedere molto tempo.

3. Aspirato linfonodale: Nelle prime fasi dell'infezione, quando la parassitemia è bassa, è possibile esaminare un aspirato linfonodale per verificare la presenza di tripanosomi. Questo metodo è particolarmente utile nella diagnosi di T. b. infezioni gambiense.

Test sierologici:

1. Test di agglutinazione delle carte per la tripanosomiasi (CATT): Si tratta di un test sierologico rapido e pratico, comunemente utilizzato per il T. b. infezioni gambiense. Si tratta di mescolare il sangue con antigeni rivestiti su carte e osservare l'agglutinazione, che indica la presenza di anticorpi contro i tripanosomi.

2. Saggio di immunoassorbimento enzimatico (ELISA): ELISA è un test sierologico che rileva gli anticorpi contro i tripanosomi nel sangue o nel liquido cerebrospinale (CSF). È più sensibile del CATT e può essere utilizzato sia per T. b. gambiense e T. b. infezioni rhodesiense.

Reazione a catena della polimerasi (PCR):

La PCR è una tecnica diagnostica molecolare che amplifica e rileva il DNA del Trypanosoma brucei. È altamente sensibile e specifico e consente il rilevamento del parassita anche nei casi di bassa parassitemia. La PCR è particolarmente utile nelle aree in cui sia T. b. gambiense e T. b. rhodesiense, in modo da poter distinguere tra le due specie.

Inoculazione sugli animali:

In alcuni casi, viene eseguita l'inoculazione sugli animali (di solito nei topi) per isolare e identificare i tripanosomi da campioni di sangue o liquido cerebrospinale. Gli animali vengono monitorati per rilevare eventuali segni di infezione e i parassiti possono essere recuperati ed esaminati.

A seconda delle risorse diagnostiche e delle competenze disponibili, una combinazione di questi test può essere utilizzata per una diagnosi accurata della malattia del sonno africana, considerando lo stadio dell’infezione e la regione specifica in cui si trova il paziente.