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Si può contrarre l'HIV maneggiando un oggetto contaminato dal sangue?

La manipolazione di un oggetto contaminato dal sangue non garantisce la trasmissione dell'HIV. Il rischio di trasmissione dipende da diversi fattori, tra cui:

1. Tipo di oggetto: Il rischio è maggiore se l'oggetto contiene una grande quantità di sangue fresco e visibile. Oggetti come aghi, siringhe o strumenti affilati che possono causare tagli o forature rappresentano un rischio maggiore rispetto alle superfici che potrebbero essere entrate in contatto con piccole quantità di sangue essiccato.

2. Tipo di contatto: Il rischio è maggiore se il sangue entra in contatto con una ferita aperta, mucose (come bocca, naso o occhi) o pelle danneggiata. Il contatto casuale con la pelle intatta, come il contatto con una superficie contaminata, generalmente non trasmette l’HIV.

3. Tempistiche: Il rischio è maggiore se il contatto avviene entro breve tempo dallo spargimento del sangue. L’HIV ha meno probabilità di sopravvivere fuori dal corpo per periodi prolungati, soprattutto se esposto all’aria, al calore o ai disinfettanti.

4. Carica virale: Il rischio è maggiore se la persona il cui sangue è coinvolto ha una carica virale elevata. La carica virale si riferisce alla quantità di HIV presente nel sangue. Le persone con infezione da HIV non trattata o non controllata possono avere cariche virali più elevate e presentare un rischio maggiore di trasmissione.

5. Misure preventive: Precauzioni adeguate, come indossare guanti, utilizzare contenitori adeguati per lo smaltimento di oggetti taglienti ed evitare di toccare occhi, naso o bocca con le mani potenzialmente contaminate, possono ridurre significativamente il rischio di trasmissione.

È importante notare che la trasmissione dell'HIV attraverso contatti casuali, come la stretta di mano o la condivisione di utensili, è estremamente rara. La trasmissione avviene in genere attraverso comportamenti specifici ad alto rischio, tra cui rapporti sessuali non protetti, condivisione di aghi o altri accessori per la droga o ricezione di sangue o emoderivati ​​contaminati.

Se hai dubbi o ritieni di essere stato esposto all'HIV, è fondamentale consultare un medico e prendere in considerazione la profilassi post-esposizione (PEP) entro 72 ore dalla potenziale esposizione. La PEP è un ciclo di farmaci che può aiutare a prevenire l’infezione da HIV se iniziato immediatamente dopo l’esposizione.