Cosa succede alla frequenza cardiaca con la stimolazione vagale?

La stimolazione vagale provoca una diminuzione della frequenza cardiaca.

Il nervo vago è il nervo più lungo del corpo e svolge un ruolo chiave nella regolazione di varie funzioni corporee, inclusa la frequenza cardiaca. La stimolazione del nervo vago può avvenire attraverso vari mezzi, come la stimolazione elettrica, il massaggio o alcune pratiche yogiche.

Quando il nervo vago viene stimolato, attiva il sistema nervoso parasimpatico, che ha un effetto calmante generale sul corpo. Uno degli effetti principali della stimolazione vagale è la riduzione della frequenza cardiaca. Ciò si verifica perché il nervo vago innerva direttamente il cuore e influenza l’attività del nodo senoatriale (SA), che è responsabile dell’avvio degli impulsi elettrici che controllano il battito cardiaco.

La stimolazione vagale rallenta la frequenza cardiaca attraverso diversi meccanismi:

1. Diminuzione dell'attività simpatica :Il nervo vago può inibire l'attività del sistema nervoso simpatico, responsabile dell'aumento della frequenza cardiaca. Quando la stimolazione vagale riduce l’attività simpatica, la frequenza cardiaca diminuisce.

2. Effetto diretto sul nodo SA :Il nervo vago innerva direttamente il nodo SA e può influenzarne l'attività elettrica. La stimolazione del nervo vago può iperpolarizzare il nodo SA, rendendolo meno eccitabile e riducendo la frequenza degli impulsi elettrici generati dal nodo.

3. Prolungamento del periodo refrattario :Il nervo vago può anche prolungare il periodo refrattario del muscolo cardiaco. Il periodo refrattario è il tempo durante il quale il muscolo cardiaco non può rispondere ad un altro impulso elettrico dopo una contrazione. Prolungare il periodo refrattario può rallentare la frequenza cardiaca impedendole di contrarsi troppo rapidamente.

Nel complesso, la stimolazione vagale ha un impatto significativo sulla frequenza cardiaca, contribuendo alla capacità del corpo di mantenere una funzione cardiovascolare equilibrata e di rispondere a vari fattori di stress e richieste fisiologiche.