Salute e malattia
Durante il primo trimestre (prime 12 settimane di gravidanza):
-L'aspirina può aumentare il rischio di aborto spontaneo e non è raccomandata a meno che non sia essenziale per condizioni mediche specifiche.
Durante il secondo e il terzo trimestre (dalle 13 settimane in poi):
-L'uso regolare di aspirina può prolungare la gravidanza, aumentare il rischio di sanguinamento durante il parto e causare problemi di coagulazione del sangue sia alla madre che al bambino.
-L'aspirina può portare alla chiusura prematura del dotto arterioso, un vaso sanguigno nel cuore del feto che normalmente si chiude dopo la nascita.
-Può anche aumentare il rischio di sviluppare una condizione chiamata sindrome di Reye nei bambini se somministrato a donne incinte vicino al momento del parto.
Nel complesso, le donne incinte dovrebbero evitare di assumere l’aspirina a meno che non sia specificatamente prescritta da un operatore sanitario che sia consapevole dei potenziali rischi e benefici nella situazione individuale. Altri antidolorifici o farmaci alternativi potrebbero essere più appropriati per gestire il dolore o altre condizioni durante la gravidanza.
Infertilità