Salute e malattia

Cos'è la paralisi residua?

La paralisi residua (PR) si riferisce alla persistenza della debolezza muscolare dopo che il blocco neuromuscolare è stato invertito.

Cause

Le cause della paralisi residua possono essere attribuite a fattori legati agli stessi agenti bloccanti neuromuscolari, al paziente e all'intervento chirurgico.

Fattori legati al paziente

I fattori legati al paziente che possono contribuire alla paralisi residua includono:

* Malattia critica: I pazienti con malattie gravi o sepsi hanno maggiori probabilità di sperimentare una paralisi residua.

* Età avanzata: I pazienti più anziani possono avere una massa muscolare ridotta, che li rende più suscettibili alla paralisi residua.

* Obesità: I pazienti obesi possono avere una maggiore sensibilità agli agenti bloccanti neuromuscolari.

* Squilibri elettrolitici: Ipokaliemia, ipermagnesiemia e ipocalcemia possono aumentare il rischio di paralisi residua.

* Insufficienza epatica o renale: I pazienti con disfunzione epatica o renale possono avere difficoltà a metabolizzare ed eliminare gli agenti bloccanti neuromuscolari, con conseguente aumento del rischio di paralisi residua.

Fattori chirurgici

I fattori legati all’intervento stesso che possono aumentare il rischio di paralisi residua includono:

* Tipo di intervento chirurgico: Gli interventi chirurgici che comportano una significativa retrazione o manipolazione dei muscoli hanno maggiori probabilità di causare paralisi residua.

* Durata dell'intervento: Interventi più lunghi aumentano il rischio di paralisi residua.

* Uso di più agenti bloccanti neuromuscolari: L'uso di diversi agenti bloccanti neuromuscolari durante un intervento chirurgico può aumentare il rischio di paralisi residua.

* Uso eccessivo di agenti bloccanti neuromuscolari: L’uso di una dose di agenti bloccanti neuromuscolari superiore a quella raccomandata aumenta il rischio di paralisi residua.

* Inversione rapida del blocco neuromuscolare: Invertire il blocco neuromuscolare troppo rapidamente può portare a una paralisi residua.

Fattori di rischio

Sono stati identificati i seguenti fattori di rischio per il blocco neuromuscolare residuo:

* Uso di agenti bloccanti neuromuscolari a lunga azione

* Durata prolungata dell'intervento chirurgico

* Temperatura corporea bassa

* Ipokaliemia

* Ipermagnesiemia

* Disturbi neuromuscolari

* Malattia critica

* Obesità

* Malattia del fegato

* Malattie renali

* Interazioni farmacologiche

Significato clinico

La paralisi residua ha significato clinico perché può portare a:

* Complicanze respiratorie: La paralisi residua dei muscoli respiratori può portare ad atelettasia, polmonite e insufficienza respiratoria.

* Ventilazione meccanica prolungata: La paralisi residua può prolungare la necessità di ventilazione meccanica, aumentando il rischio di complicanze come la polmonite associata al ventilatore.

* Maggior rischio di cadute: La paralisi residua degli arti inferiori può aumentare il rischio di cadute, soprattutto nei pazienti anziani.

* Difficile svezzamento dalla ventilazione meccanica: La paralisi residua dei muscoli respiratori può rendere difficile lo svezzamento dei pazienti dalla ventilazione meccanica.

* Aumento del rischio di morbilità e mortalità: La paralisi residua può aumentare il rischio di morbilità e mortalità nei pazienti chirurgici.

Gestione

La gestione della paralisi residua prevede:

* Prevenzione: Ridurre al minimo i fattori di rischio per la paralisi residua, compreso l’uso di agenti bloccanti neuromuscolari a breve durata d’azione, evitare dosi eccessive e garantire un’adeguata inversione del blocco neuromuscolare.

* Trattamento: Se è presente una paralisi residua, deve essere trattata con neostigmina o altri inibitori dell'acetilcolinesterasi.

Conclusione

La paralisi residua è una complicanza potenzialmente grave del blocco neuromuscolare. È importante essere consapevoli dei fattori di rischio per la paralisi residua e adottare misure per ridurne al minimo l’insorgenza. La paralisi residua può essere trattata efficacemente con neostigmina o altri inibitori dell'acetilcolinesterasi.