Salute e malattia

La coagulazione durante la donazione del sangue è insolita?

Non è insolito che una persona avverta la coagulazione durante la donazione del sangue. Si tratta infatti di una normale risposta fisiologica all'inserimento di un ago nella vena. Quando l’ago perfora la vena, danneggia il vaso sanguigno, provocando l’aggregazione delle piastrine e la formazione di un coagulo per fermare l’emorragia. Questo meccanismo di coagulazione è essenziale per prevenire un’eccessiva perdita di sangue durante e dopo il processo di donazione del sangue.

Per ridurre al minimo il rischio di coagulazione, i prelievi (operatori sanitari che prelevano il sangue) seguono protocolli e tecniche specifici. Usano un ago di piccolo diametro, che riduce la quantità di trauma alla vena, e applicano pressione sul sito di venipuntura dopo aver rimosso l'ago per aiutare a fermare l'emorragia. Inoltre, possono chiedere al donatore di eseguire esercizi per le mani o utilizzare una palla antistress per favorire il flusso sanguigno e prevenire la formazione di coaguli.

Se si forma un coagulo durante la donazione di sangue, il prelievo in genere rimuove l'ago e applica pressione sul sito di venipuntura fino all'arresto del sanguinamento. Possono anche sollevare il braccio del donatore per contribuire a ridurre il gonfiore e il disagio. Nella maggior parte dei casi, la formazione di coaguli durante la donazione di sangue rappresenta un inconveniente minore e non comporta gravi rischi per la salute.