Salute e malattia
L'industria della moda è spesso criticato per il suo ruolo nel promuovere ideali corporei irrealistici e nel contribuire allo sviluppo di disturbi alimentari. I media spesso ritraggono modelli e celebrità estremamente magri, e questo può portare a insoddisfazione corporea, auto-oggettificazione e alimentazione disordinata nelle persone che cercano di raggiungere lo stesso tipo di corpo. Inoltre, l’industria della moda può essere un ambiente stressante, con aspettative elevate e pressioni per conformarsi a determinati standard. Questo stress può anche contribuire allo sviluppo di disturbi alimentari.
La ricerca ha dimostrato che le donne nel settore della moda hanno maggiori probabilità di sviluppare AN rispetto alle donne in altri settori. Uno studio ha rilevato che la prevalenza dell’AN tra i modelli femminili era del 13%, rispetto all’1% tra le donne nella popolazione generale. Un altro studio ha scoperto che le stiliste avevano 6 volte più probabilità di sviluppare AN rispetto alle donne che svolgevano altre professioni.
L'industria della moda ha adottato alcune misure per affrontare il problema dei disturbi alimentari, ma occorre fare di più. Alcune sfilate di moda hanno bandito modelli ritenuti troppo magri e alcuni designer si sono impegnati a smettere di utilizzare modelli che soffrono di disturbi alimentari. Tuttavia, l’industria della moda continua a promuovere ideali corporei non realistici e questo è un fattore importante che contribuisce allo sviluppo dei disturbi alimentari.
È importante ricordare che l'AN è una malattia mentale grave e non è una scelta. Le persone che stanno lottando con l’AN hanno bisogno di aiuto e ci sono molte risorse disponibili. Se tu o qualcuno che conosci state lottando con un disturbo alimentare, cerca aiuto.
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