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Come è iniziata l'asma?

L'asma è una malattia antica, con prove che suggeriscono che esiste almeno dal 400 aC, e forse anche prima. La prima documentazione sull'asma risale agli scritti del medico greco Ippocrate, a cui è attribuita la coniazione del termine "asma" dalla parola greca che significa "respiro sibilante". Ippocrate descrisse la condizione come una "respirazione rumorosa" e identificò alcuni dei sintomi associati all'asma, come tosse e respiro sibilante.

Sebbene le descrizioni di Ippocrate fossero rudimentali, gettarono le basi per la nostra attuale comprensione dell'asma. Nel corso dei secoli, la conoscenza dell’asma si espanse gradualmente, con il contributo di medici come Galeno nel II secolo d.C. e Avicenna nel X secolo d.C.

Durante il Rinascimento e l’Illuminismo furono compiuti importanti progressi nella comprensione della fisiopatologia dell’asma e del ruolo dei bronchi. Nel 19° secolo, gli scienziati iniziarono a ricercare il ruolo degli allergeni e delle sostanze irritanti nello scatenare gli attacchi d'asma e furono sviluppati trattamenti come inalatori e farmaci per via orale.

Nel 20° secolo, la ricerca e la gestione dell’asma hanno continuato a migliorare in modo significativo, portando a nuovi farmaci, tecniche diagnostiche e strategie per il controllo dell’asma. Oggi, l’asma è una condizione prevalente che colpisce individui in tutto il mondo, ma i progressi nella sua gestione hanno consentito alle persone di condurre una vita relativamente normale nonostante la condizione.