Salute e malattia

Spiegare il meccanismo attraverso il quale si verifica l'avvelenamento da organofosfati?

Gli organofosfati sono una classe di composti ampiamente utilizzati come pesticidi e agenti nervini. Esercitano i loro effetti tossici inibendo l'enzima acetilcolinesterasi, responsabile della degradazione del neurotrasmettitore acetilcolina nella fessura sinaptica. Ciò porta ad un accumulo di acetilcolina, che provoca un'eccessiva stimolazione del sistema nervoso parasimpatico e centrale.

Il meccanismo mediante il quale gli organofosfati inibiscono l'acetilcolinesterasi comporta la formazione di un legame covalente tra l'organofosfato e un residuo di serina nel sito attivo dell'enzima. Questa formazione di legame porta ad un cambiamento conformazionale nell'enzima, che gli impedisce di legarsi all'acetilcolina. Di conseguenza, l'acetilcolina si accumula nella fessura sinaptica, causando i suddetti sintomi di avvelenamento da organofosfati.

La gravità dell'avvelenamento da organofosfati dipende dalla quantità di organofosfato assorbito, dalla via di esposizione (ad esempio inalazione, ingestione o contatto con la pelle) e dalla suscettibilità dell'individuo. I sintomi di avvelenamento da organofosfati possono variare da lievi (ad esempio mal di testa, nausea e vertigini) a gravi (ad esempio convulsioni, depressione respiratoria e coma). Nei casi più gravi, l’avvelenamento da organofosfati può essere fatale.

Il trattamento per l'avvelenamento da organofosfati prevede l'uso di antidoti, come l'atropina e la pralidossima, che possono aiutare a invertire gli effetti dell'inibizione dell'acetilcolinesterasi da parte degli organofosfati. Potrebbero essere necessarie anche cure di supporto, come l’ossigenoterapia e la ventilazione meccanica.

La prevenzione dell’avvelenamento da organofosfati è importante, in particolare negli individui che lavorano con questi composti o che potrebbero essere esposti ad essi. Le misure preventive includono l’uso di dispositivi di protezione individuale (DPI) durante la manipolazione degli organofosfati, l’evitamento del contatto con la pelle e la garanzia di un’adeguata ventilazione nelle aree in cui vengono utilizzati gli organofosfati.