Salute e malattia
In una certa misura, sì. Entrambi i sensi possono essere allenati a compensare la perdita dell’altro. Ad esempio, le persone cieche spesso sviluppano un senso dell’udito accentuato, mentre le persone sorde spesso sviluppano un senso della vista accentuato. Questo perché il cervello ha la capacità di riorganizzarsi e riassegnare funzioni che normalmente vengono gestite da un senso all’altro. Questo processo è chiamato plasticità neurale ed è ciò che consente alle persone che hanno perso un senso di essere ancora in grado di funzionare e apprendere.
Ecco alcuni esempi specifici di come la vista e l’udito possono essere utilizzati per compensare la perdita dell’altro:
* Le persone non vedenti possono usare il loro udito per identificare gli oggetti e la loro posizione. Possono imparare a riconoscere i diversi suoni prodotti dai diversi oggetti e possono utilizzare questi suoni per determinare dove si trovano gli oggetti. Ad esempio, possono imparare a riconoscere il rumore del motore di un'auto e utilizzare questo suono per determinare se l'auto si sta avvicinando o si sta allontanando da loro.
* Le persone sorde possono usare la vista per interpretare il parlato. Possono imparare a leggere le labbra, che è il processo di comprensione del parlato osservando la bocca e le espressioni facciali della persona. Possono anche usare il linguaggio dei segni, che è un linguaggio visivo che utilizza i gesti delle mani e le espressioni facciali per comunicare.
Naturalmente, nessun senso può compensare completamente la perdita di un altro. Le persone cieche o sorde devono ancora affrontare molte sfide e spesso hanno bisogno di fare affidamento su dispositivi e servizi di assistenza per aiutarle a funzionare. Tuttavia, la plasticità neurale può aiutare le persone che hanno perso un senso ad adattarsi e a riconquistare alcune delle capacità perdute.
orecchie dell'udito