Salute e malattia

Quali sono i movimenti di Bennett nei denti?

Movimenti di Bennett della mandibola (detto anche side shift o spostamento laterale) sono i movimenti orizzontali della mandibola che avvengono durante le escursioni laterali. Prendono il nome dal protesista americano Norman G. Bennett, che li descrisse nel 1908.

I movimenti di Bennett sono essenziali per mantenere una corretta occlusione durante la masticazione e altri movimenti funzionali. Permettono ai denti di entrare in contatto in modo uniforme e impediscono che si sfreghino l'uno contro l'altro. La quantità di movimento di Bennett varia da persona a persona, ma in genere è di circa 1-2 millimetri.

I movimenti di Bennett sono causati dall'inclinazione dell'eminenza articolare, che è la parte dell'osso temporale con cui si articola la mandibola. L'eminenza articolare non è perfettamente piatta, ma piuttosto inclinata verso il basso e in avanti. Questa inclinazione fa sì che la mandibola si muova lateralmente mentre si apre e si chiude.

Il movimento Bennett è influenzato da diversi fattori tra cui:

- La forma e la dimensione delle superfici articolari

- La pendenza dell'eminenza articolare

- La lunghezza e l'orientamento della fossa mandibolare

- La posizione del condilo all'interno della fossa mandibolare

- Il tono muscolare dei muscoli masticatori.

I movimenti di Bennett possono essere influenzati da una serie di fattori, tra cui disturbi dell'articolazione temporo-mandibolare (ATM), restauri dentali e trattamenti ortodontici. I disturbi dell’ATM possono causare danni o infiammazioni all’eminenza articolare, il che può portare a una riduzione del movimento di Bennett. I restauri dentali possono anche influenzare il movimento di Bennett, alterando la forma dei denti o l'occlusione. Il trattamento ortodontico può anche modificare il movimento di Bennett, spostando i denti in una nuova posizione.

In molti casi clinici, i movimenti di Bennett sono un fattore critico per stabilire un’occlusione armoniosa e prevenire l’usura prematura dei denti o disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare.