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Dove prendevano l'incenso gli egiziani?

Gli antichi egizi acquisivano l'incenso principalmente attraverso il commercio e le spedizioni internazionali. Poiché le piante produttrici di incenso non erano originarie dell'Egitto, gli egiziani cercavano l'incenso attraverso rotte terrestri e marittime. Una regione notevole in cui ottenevano l'incenso era la terra di Punt (conosciuta anche come "Terra di Dio" o "Terra degli Dei").

Antiche reti commerciali:

L'Egitto stabilì reti commerciali con Punt, situata sulla costa orientale dell'Africa, nell'attuale Somalia ed Etiopia. Gli antichi Egizi organizzavano spedizioni utilizzando navi e carovane, avventurandosi attraverso il Mar Rosso e il Golfo di Aden per raggiungere la terra di Punt. I faraoni egiziani inviarono spedizioni già nel XXV secolo a.C. Queste spedizioni miravano a ottenere beni di valore, tra cui mirra, incenso, legno di ebano, oro, avorio e resine aromatiche, che venivano utilizzati per rituali religiosi, scopi medicinali e beni di lusso.

Incenso come bene sacro:

L'incenso e la mirra erano i principali tipi di incenso utilizzati dagli antichi egizi. Queste resine, provenienti rispettivamente dagli alberi di Boswellia e Commiphora, erano considerate sacre e molto apprezzate. Gli egiziani usavano l'incenso durante le cerimonie religiose, i rituali funebri e i rituali di purificazione. Bruciavano incenso per onorare gli dei, purificare gli spazi sacri e fornire fragranza ai templi.

Rapporto commerciale Egitto-Punt:

Le spedizioni dell'antico Egitto nella terra di Punt furono cruciali per mantenere l'accesso all'incenso. Nel corso del tempo, gli egiziani stabilirono un rapporto commerciale positivo con la gente di Punt, scambiando ambiti prodotti egiziani come lino, grano e manufatti. Questi scambi hanno favorito lo scambio culturale e le relazioni diplomatiche tra le regioni.

Esplorazione e incontri diplomatici:

Le spedizioni egiziane a Punt non furono solo iniziative commerciali ma servirono anche a rafforzare i rapporti diplomatici. I faraoni inviavano inviati con ricchi doni per stabilire rapporti amichevoli con i leader di Punt, sottolineando il valore che attribuivano al commercio dell'incenso. I documenti degli antichi testi egiziani, tra cui la "Storia di Sinuhe" e il "Papyrus Harris", forniscono approfondimenti sulla natura diplomatica di questi incontri.

In sintesi, gli egiziani acquisivano l'incenso attraverso il commercio a lunga distanza con la terra di Punt. Le spedizioni per acquisire questo prezioso bene erano di natura sia commerciale che diplomatica, evidenziando l'importanza dell'incenso nelle pratiche religiose egiziane e nei beni di lusso.