Salute e malattia

Come si chiama la gelatina che i medici mettono sulla pancia delle donne incinta durante l'ecografia?

La sostanza gelatinosa utilizzata durante gli esami ecografici è chiamata gel per ultrasuoni. Serve a diversi scopi importanti:

1. Accoppiamento acustico: Le onde ultrasoniche richiedono che un mezzo viaggi dal trasduttore ultrasonico al corpo del paziente e ritorno. Le sacche d'aria tra il trasduttore e la pelle creano spazi che possono ostacolare il passaggio delle onde sonore, con conseguente scarsa qualità dell'immagine. Il gel per ultrasuoni elimina queste sacche d'aria fornendo un'interfaccia liscia tra il trasduttore e la pelle, consentendo un'efficiente trasmissione delle onde sonore.

2. Corrispondenza di impedenza: L'impedenza acustica è una misura della resistenza che un materiale offre al passaggio delle onde sonore. Il corpo umano e i trasduttori a ultrasuoni hanno impedenze acustiche diverse, che possono causare la riflessione e la dispersione delle onde sonore sull'interfaccia, producendo immagini distorte. Il gel per ultrasuoni ha un'impedenza acustica simile a quella del tessuto umano, riducendo al minimo il disadattamento di impedenza e garantendo una trasmissione accurata delle onde sonore.

3. Miglioramento del segnale: Il gel per ultrasuoni migliora la qualità delle immagini ecografiche migliorando la riflessione e la trasmissione delle onde sonore. Contiene particelle che diffondono le onde sonore, aumentando il numero di echi ricevuti dal trasduttore. Questi echi aumentati consentono una visualizzazione più chiara e dettagliata delle strutture interne.

4. Effetto rinfrescante: Durante un esame ecografico, il trasduttore genera calore. L'applicazione del gel per ultrasuoni aiuta a dissipare questo calore, prevenendo disagio al paziente e garantendo la longevità del trasduttore.

Il gel per ultrasuoni è generalmente a base d'acqua, ipoallergenico e batteriostatico per ridurre al minimo il rischio di reazioni allergiche o contaminazione batterica. Viene applicato direttamente sulla pelle del paziente sull'area di interesse e rimosso dopo l'esame.

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