Salute e malattia
1. Valori e convinzioni personali:gli individui che hanno forti valori morali, come l’empatia, l’equità e l’uguaglianza, hanno maggiori probabilità di rifiutare pregiudizi e oppressione. Le loro convinzioni personali li spingono a difendere la giustizia e i diritti umani, anche in situazioni difficili.
2. Socializzazione ed educazione:il modo in cui cresciamo e i valori instillati in noi durante l'infanzia giocano un ruolo significativo. Gli individui che crescono in ambienti che enfatizzano la tolleranza, il rispetto per la diversità e la responsabilità sociale hanno maggiori probabilità di sviluppare un senso di giustizia e un impegno nella lotta contro il pregiudizio e l’oppressione.
3. Educazione e consapevolezza:l’istruzione può fornire agli individui la conoscenza della storia, delle cause e delle conseguenze del pregiudizio e dell’oppressione. Comprendere questi problemi può aumentare la consapevolezza, favorire il pensiero critico e motivare le persone a prendere posizione contro di essi.
4. Empatia e assunzione di prospettiva:la capacità di entrare in empatia con gli altri e vedere il mondo da prospettive diverse può aiutare le persone a riconoscere il danno causato dal pregiudizio e dall’oppressione. Questa empatia può motivarli ad agire e sostenere il cambiamento.
5. Esperienze personali:gli incontri personali con discriminazione o oppressione possono talvolta innescare un forte desiderio di reagire e impedire ad altri di subire ingiustizie simili. Queste esperienze possono ispirare le persone a diventare attivisti o promotori del cambiamento.
6. Norme sociali e culturali:le norme e i valori prevalenti all'interno di una società possono influenzare il comportamento individuale. Se una società ha una forte cultura di tolleranza e inclusività, incoraggia gli individui a denunciare pregiudizi e oppressione. Al contrario, in ambienti in cui il pregiudizio è normalizzato o tollerato, gli individui possono avere meno probabilità di sfidarlo.
7. Paura e conformità:alcuni individui possono scegliere di partecipare al pregiudizio e all'oppressione per paura o per il desiderio di conformarsi. Potrebbero temere conseguenze sociali, come l’ostracismo o una valutazione negativa, se vanno controcorrente.
8. Privilegio e potere:gli individui che beneficiano di privilegi e strutture di potere possono avere meno incentivi a sfidare pregiudizi e oppressione. Potrebbero non sperimentare le conseguenze negative di questi problemi così direttamente come gli individui emarginati.
9. Processi psicologici:alcuni fattori psicologici possono anche contribuire al pregiudizio e alla discriminazione, come pregiudizi impliciti, stereotipi e pregiudizi cognitivi. Questi pregiudizi possono influenzare le percezioni e i comportamenti degli individui senza che questi ne siano pienamente consapevoli.
In sintesi, una combinazione di valori personali, educazione, educazione, empatia, esperienze personali, norme sociali, paura, privilegio e processi psicologici influenzano la scelta di un individuo di opporsi al pregiudizio e dell’oppressione o di parteciparvi. Per promuovere la giustizia sociale, l’equità e l’inclusione è necessario affrontare questi fattori a livello individuale, sociale e istituzionale.
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