Salute e malattia
1. Campo sterile:
Un campo sterile è un’area o una superficie priva di tutti i microrganismi vitali, inclusi batteri, virus, funghi e le loro spore. Si ottiene attraverso rigorosi processi di sterilizzazione, come la sterilizzazione a caldo, la disinfezione chimica o le radiazioni. I campi sterili sono essenziali nelle procedure chirurgiche, nelle iniezioni e in altre procedure mediche invasive per prevenire le infezioni.
2. Campo non sterile:
Un campo non sterile è un ambiente o una superficie che contiene microrganismi ma non è considerato una delle principali fonti di contaminazione. Può avere un certo livello di pulizia ma non è del tutto sterile. I campi non sterili si trovano generalmente nelle aree generali di cura dei pazienti, come i reparti ospedalieri o le sale esami.
Raggiungere il corretto livello di pulizia:
- Sterilizzazione:per i campi sterili, l'obiettivo è la completa eliminazione di tutti i microrganismi. Per ottenere la sterilità vengono impiegati metodi come l'autoclavaggio, il calore secco o la sterilizzazione chimica.
- Disinfezione:per i campi non sterili, la disinfezione viene eseguita per ridurre il numero di microrganismi patogeni a un livello considerato sicuro per la cura del paziente. Ciò può essere ottenuto attraverso l’uso di disinfettanti, come candeggina, alcoli o composti di ammonio quaternario.
- Sanificazione:in ambito clinico-terapeutico vengono seguite pratiche generali di pulizia e igienizzazione per mantenere un ambiente pulito. Ciò comporta la rimozione di sporco, polvere e altri contaminanti visibili dalle superfici utilizzando detergenti e acqua.
È importante seguire protocolli e linee guida specifici per mantenere la sterilità e la pulizia nelle strutture sanitarie per prevenire infezioni e garantire la sicurezza dei pazienti.
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