Salute e malattia
1. Digestione: Il processo digestivo comporta la scomposizione del cibo in componenti più piccoli che il corpo può assorbire e utilizzare per produrre energia. Mentre il cibo si muove attraverso il tratto digestivo, vengono lasciati materiali non digeribili e prodotti di scarto.
2. Formazione del chimo: Dopo che lo stomaco ha digerito parzialmente il cibo, passa nell'intestino tenue, dove avviene un'ulteriore digestione con l'aiuto degli enzimi del pancreas e della bile del fegato. Il cibo parzialmente digerito, ora noto come chimo, si muove attraverso l'intestino.
3. Assorbimento d'acqua: Mentre il chimo si muove attraverso l’intestino crasso (colon), l’acqua viene assorbita da esso, facendo sì che il contenuto diventi più solido. Questo processo aiuta nella concentrazione dei materiali di scarto e nella formazione di feci.
4. Azione batterica: Il colon contiene trilioni di batteri benefici che aiutano nella fermentazione e nell’ulteriore decomposizione delle particelle di cibo non digerito. Questi batteri producono gas e altri prodotti di scarto, contribuendo alla formazione delle feci.
5. Peristalsi: La peristalsi è la contrazione ritmica e il rilassamento dei muscoli del colon. Queste contrazioni aiutano a spostare le feci verso il retto, facilitandone l'espulsione.
6. Conservazione nel retto: Una volta che le feci raggiungono il retto, vengono temporaneamente immagazzinate lì fino a quando non si verifica un movimento intestinale. Quando nel retto si accumula una quantità sufficiente di feci, il corpo segnala la necessità di defecare.
7. Defecazione: Quando si avverte il bisogno di defecare, il retto si contrae e le feci vengono espulse attraverso il canale anale. Questo processo svuota l'intestino, consentendo la rimozione dei prodotti di scarto dal corpo.
La regolarità della defecazione e la consistenza delle feci possono variare da persona a persona, influenzate da fattori quali la dieta, l'assunzione di acqua, l'attività fisica e la salute generale dell'apparato digerente. Una frequenza tipica del movimento intestinale varia da una volta al giorno a poche volte a settimana. Se la defecazione non avviene per un periodo prolungato, può portare a stitichezza e ulteriori complicazioni.
Ant Morsi