Salute e malattia
L'odio suicida o il "suicidio da parte di un poliziotto" si riferisce a situazioni in cui una persona provoca intenzionalmente un agente delle forze dell'ordine a usare la forza letale contro di lei, provocandone la morte. Gli individui praticano odio suicidario per vari motivi, tra cui un grave disagio psicologico, condizioni di salute mentale non trattate o il desiderio di sfuggire a circostanze percepite insopportabili. Possono agire in modi che li mettono in scenari conflittuali o minacciosi con le forze dell’ordine, sperando di essere uccisi come forma di suicidio.
Segni premonitori di odio suicidario possono includere idee o dichiarazioni suicidarie persistenti, storia di problemi di salute mentale, disturbi da uso di sostanze o sentimenti di disperazione e disperazione. Gli individui possono anche mostrare comportamenti aggressivi o irregolari, minacciare velatamente le forze dell’ordine o intensificare situazioni di tensione per provocare una risposta letale.
Identificare potenziali casi di odio suicidario richiede un’attenta valutazione e collaborazione tra professionisti della salute mentale, forze dell’ordine e servizi di intervento in caso di crisi. Le strategie di negoziazione delle crisi, gli interventi non letali e le tecniche di allentamento dell’escalation svolgono un ruolo cruciale nella gestione di tali situazioni e nella prevenzione di esiti tragici.
Attacchi di panico