Salute e malattia
Antimicrobico
La storia medicinale della salsapariglia risale al XVI secolo. Sia gli europei che i cinesi lo impiegarono per curare la sifilide come rimedio alternativo all'utilizzo convenzionale del mercurio. Le percentuali di successo per la salsapariglia erano relativamente alte e c'erano meno effetti collaterali rispetto al mercurio. Storicamente la salsapariglia era anche un trattamento per la lebbra la gonorrea e la febbre. Questa pianta sembra avere effetti antimicrobici cioè neutralizza microbi infettivi come batteri e virus. Secondo Drs. Joseph Pizzorno e Michael Murray medici naturopati e autori del "Libro di testo di medicina naturale" gli effetti antimicrobici del sarsaparilla possono essere attribuiti alla sua capacità di legare le endotossine - costituenti in batteri che possono essere assorbiti nel corpo attraverso il tratto gastrointestinale e possono causa la febbre La salsapariglia sembra limitare la quantità di endotossine che entrano nell'organismo e quindi il danno che possono causare.
Le capacità leganti le endotossine della salsapariglia contribuiscono ad effetti anti-infiammatori. Pizzorno e Murray spiegano che è normale che le endotossine entrino nel corpo e in genere il fegato li filtra prima che possano raggiungere la circolazione generale e causare la malattia. Tuttavia se la quantità di endotossine assorbita attraverso l'intestino è eccessiva o se il fegato non funziona in modo ottimale il processo di disintossicazione può essere sopraffatto e le endotossine entrano nel flusso sanguigno. Questo attiva il sistema immunitario per generare una risposta infiammatoria che a sua volta può causare il danno cellulare che si verifica in determinate condizioni di salute tra cui la gotta l'artrite e la psoriasi. Inoltre secondo il Dipartimento di Medicina Botanica dell'Università di Bastyr il sarsaparilla è un alterante - un tipo di erba comunemente usato nella medicina naturopatica per curare le malattie croniche delle squamazioni cutanee come la psoriasi.
Wellness Enhancing
Pizzorno e Murray sottolinea l'uso storico di sarsaparilla come tonico e purificatore del sangue. Si pensa che un tonico tonifichi l'intero sistema e un purificatore del sangue lo purifica. Pizzorno e Murray riferiscono che il sarsaparilla è epatoprotettivo il che significa che protegge le cellule del fegato. La funzionalità epatica ottimale è fondamentale per il benessere generale a causa del ruolo essenziale di quell'organo di filtrare le tossine immagazzinare i nutrienti e produrre ormoni e sostanze digestive. I principali costituenti attivi della pianta della salsapariglia sono le sue saponine che aiutano a ridurre il carico tossico del corpo. La capacità della salsapariglia di ridurre le tossine mentre aumenta la capacità del fegato di processarle può giocare un ruolo significativo nel ridurre la malattia e migliorare il benessere generale.
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