Salute e malattia
Tossicità
L'assunzione raccomandata di vitamina D è di 200 unità internazionali o IU al giorno per gli adulti dai 50 anni in su e da 400 a 600 UI per gli adulti oltre i 50 anni. La tossicità della vitamina D chiamata anche ipervitaminosi D può risultare quando assumi troppa vitamina D-3 in forma supplementare. La tossicità della vitamina D può causare seri problemi di salute in particolare se si soffre di malattie cardiache epatiche o renali. Quantità eccessive di vitamina D-3 possono aumentare i livelli ematici di calcio chiamato anche ipercalcemia che a sua volta può causare sintomi che comprendono nausea vomito debolezza scarso appetito perdita di peso stitichezza confusione e alterazioni del ritmo cardiaco. La ricerca di U. Querfeld pubblicata su "Pediatric Nephrology" nel 2010 riporta che la tossicità della vitamina D tra i bambini e gli adolescenti è associata a complicazioni cardiovascolari e renali croniche.
Eccessiva vitamina D-3 in postmenopausa le donne possono aumentare il rischio di calcoli renali. La ricerca di Rebecca Jackson pubblicata nel "New England Journal of Medicine" nel 2006 ha studiato gli effetti dell'integrazione di vitamina D-3 e del calcio sul rischio di fratture dell'anca nelle donne in post-menopausa oltre 7 anni e ha trovato che l'integrazione di 400 UI di vitamina D- 3 e 1000 milligrammi di carbonato di calcio non riducevano significativamente le fratture dell'anca ma aumentavano il rischio di calcoli renali del 17 per cento.
Cancro al pancreas
La Cleveland Clinic afferma che molte persone non ricevono sufficiente esposizione al sole e richiedono l'integrazione di vitamina D in quantità che vanno da 1.000 a 5.000 UI di vitamina D-3 al giorno. Inoltre notano che potrebbero essere necessari dosaggi ancora più elevati di vitamina D-3 se si soffre di celiachia o se si è sottoposti a chirurgia bariatrica. Tuttavia l'eccesso di vitamina D-3 può aumentare il rischio di cancro. La ricerca di Rachael Stolzenberg-Solomon pubblicata su "Cancer Research" nel 2006 ha scoperto inaspettatamente che concentrazioni più elevate di vitamina D nel sangue sono associate a un aumento del rischio di carcinoma pancreatico del 300% nonostante il pancreas utilizzi la vitamina D-3.
Nutrizione