Salute e malattia
Reazione allergica
Sebbene non sia un comune allergene alimentare sono state segnalate reazioni allergiche alla stevia. I sintomi dell'allergia alimentare possono variare. Rivolgersi al proprio medico se si sviluppano orticaria prurito bocca o gola dolore addominale nausea vomito diarrea o difficoltà a respirare dopo aver usato Truvia o stevia. Un caso clinico del 2007 pubblicato su Allergy ha notato che i bambini con una storia di eczema hanno subito uno shock anafilattico dopo essere stati nutriti con un tè preparato con stevia.
Mal di stomaco
Sebbene commercializzato come dolcificante naturale Truvia contiene un alcol zuccherino chiamato eritritolo. Questo alcol zuccherino viene solitamente aggiunto agli edulcoranti ipocalorici per agire come agente di carica. Gli alcoli di zucchero sono considerati sostituti dello zucchero a basso contenuto calorico perché non sono completamente assorbiti. Nel colon tuttavia questi zuccheri vengono fermentati dai batteri e possono causare gas e gonfiore. Inoltre se consumato in quantità eccessive gli alcoli zuccherini possono avere un effetto lassativo causando la diarrea.
Il retrogusto amaro
La rebiana è un dolcificante naturale da 200 a 300 volte più dolce dello zucchero ma alcune persone possono avere un difficile passare al sostituto dello zucchero derivato dalla stevia perché ha un retrogusto amaro. L'aggiunta di eritritolo in Truvia aiuta effettivamente a addolcire alcune delle amarezze che potrebbero renderlo più appetibile riporta il Centro per la scienza nell'interesse pubblico. Al momento della pubblicazione i chimici stanno lavorando per rendere meno doloroso il dolcificante naturale ma potrebbe anche renderlo meno naturale.
La Food and Drug Administration considera rebiana un ingrediente GRAS o generalmente riconosciuto come sicuro. Tuttavia la CSPI riferisce che la stevia e i suoi derivati non sono stati completamente testati per il rischio di cancro e alcuni studi in provetta indicano che potrebbe causare mutazioni genetiche che possono aumentare il rischio di cancro. Mentre sono stati condotti studi sugli animali CSPI consiglia di effettuare ulteriori studi per confermare il rischio e la sicurezza. Come ogni dolcificante basso calico o no è sempre meglio limitare l'assunzione.
Nutrizione