Salute e malattia
- Valutare la storia vaccinale del paziente e identificare eventuali controindicazioni al vaccino contro il tetano. Il vaccino antitetanico non deve essere somministrato a soggetti con una storia di gravi reazioni allergiche a qualsiasi componente del vaccino, compreso il thimerosal.
- Somministrare il vaccino contro il tetano secondo il programma raccomandato. Il vaccino contro il tetano viene generalmente somministrato come una serie di tre iniezioni, con le prime due iniezioni somministrate a 4-8 settimane di distanza l'una dall'altra e la terza somministrata da 6 a 12 mesi dopo la seconda. Si raccomandano dosi di richiamo del vaccino ogni 10 anni.
- Istruire il paziente sui potenziali effetti collaterali del vaccino contro il tetano. Gli effetti collaterali comuni del vaccino contro il tetano comprendono dolore, arrossamento e gonfiore nel sito di iniezione, nonché febbre, mal di testa e dolori muscolari. Gli effetti collaterali gravi del vaccino sono rari, ma possono includere anafilassi e sindrome di Guillain-Barré.
- Incoraggiare il paziente a rivolgersi al medico se si verificano effetti collaterali gravi dopo aver ricevuto il vaccino contro il tetano.
- Monitorare il paziente per segni e sintomi di infezione da tetano, che includono:
- Rigidità della mascella (trisma)
- Difficoltà a deglutire
- Rigidità del collo e della schiena
- Spasmi muscolari dolorosi
- Sudorazione
- Febbre
- Ansia
- Mal di testa
- Sbavando
-Difficoltà a respirare
- Fornire formazione sulla cura delle ferite e sulla prevenzione delle infezioni se il paziente ha una ferita che potrebbe essere a rischio di infezione da tetano. Le spore del tetano possono entrare nel corpo attraverso qualsiasi tipo di ferita, ma sono più comunemente associate a ferite da puntura, lacerazioni profonde e ustioni. Un’adeguata cura delle ferite e la profilassi del tetano possono aiutare a prevenire l’infezione da tetano.
- Segnalare eventuali casi di infezione da tetano all'azienda sanitaria locale. Il tetano è una malattia da segnalare e la segnalazione dei casi aiuta a monitorare l’incidenza della malattia e a identificare le aree in cui la copertura vaccinale è bassa.
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