Salute e malattia

Perché la puntura lombare è controindicata se il paziente ha un ascesso cerebrale?

L'esecuzione di una puntura lombare (rachicentesi) è controindicata in un paziente con ascesso cerebrale sospetto o confermato a causa del rischio di causare ernia cerebrale. Gli ascessi cerebrali possono aumentare la pressione intracranica e una puntura lombare può provocare un'improvvisa diminuzione della pressione del liquido cerebrospinale (CSF), portando a uno spostamento verso il basso delle strutture cerebrali. Questo spostamento verso il basso, noto come ernia cerebrale, è una grave emergenza medica che può portare a gravi complicazioni neurologiche o alla morte.

L'ernia cerebrale si verifica a causa dell'incapacità del cervello di adattarsi al rapido cambiamento di pressione. Quando la pressione del liquido cerebrospinale diminuisce durante una puntura lombare, il cervello si sposta verso il basso a causa del proprio peso e della maggiore pressione esercitata dalle strutture circostanti, come il cranio. Questo movimento verso il basso esercita una pressione eccessiva sul tronco cerebrale, una parte critica del cervello che controlla funzioni vitali come la respirazione e la coscienza.

Per evitare le conseguenze potenzialmente letali dell'ernia cerebrale, la puntura lombare è controindicata nei pazienti con ascessi cerebrali. Invece, metodi diagnostici alternativi, come la risonanza magnetica (MRI) o la tomografia computerizzata (TC) della testa, vengono utilizzati per valutare il cervello e identificare un ascesso. Queste tecniche di imaging forniscono informazioni preziose senza comportare i rischi associati a una puntura lombare in presenza di un aumento della pressione intracranica.

In sintesi, la puntura lombare è controindicata nei pazienti con ascessi cerebrali a causa del potenziale rischio di causare ernia cerebrale, che può provocare gravi complicazioni neurologiche. Metodi diagnostici alternativi vengono utilizzati per valutare e gestire gli ascessi cerebrali senza compromettere la sicurezza del paziente.