Salute e malattia

Cos’è il trapianto di midollo osseo autologo?

Un trapianto di midollo osseo autologo prevede il trapianto di cellule staminali del midollo osseo di un paziente nel suo corpo dopo che è stato sottoposto a chemioterapia o radioterapia ad alte dosi.

Ecco una spiegazione passo passo del processo:

1. Mobilitazione:

- Il primo passo è mobilitare le cellule staminali dal midollo osseo nel flusso sanguigno. Questo viene fatto attraverso farmaci come il fattore stimolante le colonie di granulociti (G-CSF).

2. Raccolta cellule staminali (Aferesi):

- Una volta che un numero sufficiente di cellule staminali si trova nel flusso sanguigno, vengono raccolte attraverso un processo chiamato aferesi. In questa procedura, il sangue viene prelevato dal donatore (il paziente), fatto passare attraverso una macchina che separa le cellule staminali e quindi il sangue rimanente viene restituito al donatore.

3. Regime di condizionamento:

- Prima del trapianto di cellule staminali, il paziente viene sottoposto a un regime di condizionamento, che tipicamente consiste in chemioterapia ad alte dosi e/o radioterapia. Questo viene fatto per distruggere le cellule tumorali e creare spazio nel midollo osseo affinché le cellule staminali trapiantate possano crescere.

4. Infusione di cellule staminali:

- Dopo il regime di condizionamento, il paziente riceve le cellule staminali raccolte attraverso un'infusione endovenosa. Le cellule staminali viaggiano verso il midollo osseo e iniziano a ripopolarlo, producendo nuove cellule del sangue.

5. Attecchimento:

- Il processo mediante il quale le cellule staminali trapiantate iniziano a produrre nuove cellule del sangue è chiamato attecchimento. Questo di solito richiede circa 2-4 settimane dopo il trapianto.

6. Monitoraggio e cura post-trapianto:

- Dopo il trapianto, il paziente sarà attentamente monitorato per eventuali complicazioni o segni di malattia del trapianto contro l'ospite (GVHD), che può verificarsi quando le cellule staminali trapiantate attaccano i tessuti del paziente. Possono essere somministrati farmaci per prevenire o trattare la GVHD.

Un trapianto di midollo osseo autologo mira a sostituire il midollo osseo danneggiato e il sistema immunitario con cellule staminali sane, aiutando nel trattamento di varie malattie, tra cui alcuni tumori, disordini genetici e condizioni autoimmuni.