Salute e malattia
Per stabilire la morte cerebrale, i medici conducono esami clinici approfonditi seguendo criteri specifici per garantire che non vi sia attività cerebrale residua. I criteri generalmente includono l'assenza di riflessi del tronco encefalico, come i riflessi corneali (risposte palpebrali al contatto con la cornea), i riflessi pupillari (risposte alla stimolazione luminosa) e l'assenza di respirazione spontanea o la capacità di respirare in risposta alla cessazione del supporto ventilatorio. Ulteriori test, come l’imaging cerebrale (scansioni TC o risonanza magnetica), possono essere eseguiti per supportare la diagnosi di morte cerebrale mostrando danni cerebrali estesi e irreversibili.
È fondamentale distinguere la morte cerebrale dal coma, che rappresenta uno stato di profonda incoscienza in cui l'attività cerebrale persiste. Al contrario, la morte cerebrale indica la perdita completa e irreversibile di tutte le funzioni cerebrali, rendendo biologicamente impossibile per l’individuo riprendere coscienza o riprendere una vita funzionale.
Cancro cervello