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A quale concentrazione la concentrazione di dianicidina è cancerogena?

La soglia di cancerogenicità per l'o-dianisidina dipende fortemente dalla via di esposizione, dalla specie e dalla suscettibilità dell'individuo. Studi limitati sugli esseri umani suggeriscono un potenziale rischio di cancro, in particolare di cancro alla vescica, a livelli di esposizione professionale. Tuttavia, l’esatta concentrazione alla quale l’o-dianisidina diventa cancerogena per l’uomo non è stabilita con precisione.

Gli studi sugli animali hanno mostrato risultati variabili a seconda della specie e delle condizioni sperimentali. In generale, l’esposizione cronica all’o-dianisidina a concentrazioni relativamente elevate è stata associata ad un aumento del rischio di tumori della vescica, del polmone e della ghiandola mammaria in alcuni modelli animali.

Negli ambienti professionali, spesso sono in vigore regolamenti e linee guida per limitare l’esposizione all’o-dianisidina e ridurre al minimo i potenziali rischi per la salute. Queste normative mirano a mantenere le concentrazioni di esposizione ben al di sotto dei livelli noti per causare effetti nocivi sulla salute.