Salute e malattia
1. Pellicola fotografica: La tradizionale fotografia a raggi X utilizza una pellicola fotografica posizionata dietro l'oggetto da ispezionare. I raggi X che passano attraverso l'oggetto creano immagini latenti sulla pellicola, che viene poi elaborata per produrre un'immagine radiografica visibile.
2. Cassetta di pellicole radiografiche: Una cassetta per pellicole radiografiche contiene la pellicola fotografica racchiusa in un materiale resistente alla luce e schermi intensificatori per migliorare la sensibilità ai raggi X.
3. Schermata per fluoroscopia: La fluoroscopia utilizza uno schermo fluorescente rivestito con materiali come solfuro di zinco o tungstato di cadmio. Quando i raggi X colpiscono lo schermo, provocano l’emissione di luce visibile, consentendo l’osservazione in tempo reale di oggetti in movimento senza catturare singole immagini.
4. Intensificatori di immagine: Gli intensificatori di immagine amplificano il debole segnale dei raggi X utilizzando tubi fotomoltiplicatori, convertendo i raggi X in immagini di luce visibile più luminose. Sono utilizzati in fluoroscopia e nei dispositivi di imaging medico come gli archi a C.
5. Rivelatori a stato solido: Questi rilevatori, noti anche come rilevatori digitali o rilevatori a pannello piatto, utilizzano materiali semiconduttori come silicio amorfo o tellururo di cadmio. I raggi X che interagiscono con questi materiali generano cariche elettriche che possono essere registrate ed elaborate in immagini digitali. Sono comunemente usati nei moderni sistemi di imaging a raggi X.
6. Rilevatori a scintillazione: I rilevatori di scintillazione sono costituiti da materiali come cristalli di ioduro di sodio (NaI) o ioduro di cesio (CsI) che emettono luce scintillante quando colpiti dai raggi X. La luce di scintillazione viene rilevata da tubi fotomoltiplicatori o fotodiodi e convertita in segnali elettrici.
7. Camere di ionizzazione: Le camere di ionizzazione misurano la ionizzazione prodotta dai raggi X in una camera piena di gas. Questo cambiamento nella corrente di ionizzazione è proporzionale all'intensità dei raggi X e viene rilevato e quantificato da strumenti specializzati.
8. Contatori Geiger-Müller: I contatori Geiger-Müller sono comunemente usati per rilevare e contare i singoli fotoni di raggi X. Contengono un tubo riempito di gas che produce impulsi di corrente elettrica quando i raggi X ionizzano il gas, consentendo il rilevamento e il conteggio di questi eventi.
Vale la pena notare che mentre questi metodi rilevano principalmente la radiazione a raggi X, molti di essi catturano risposte indirette ai raggi X. L'interazione dei raggi X con i materiali del rilevatore (pellicola, scintillatori, semiconduttori) crea luce visibile, segnali elettrici o eventi di ionizzazione, che vengono poi amplificati ed elaborati per produrre immagini o misurazioni interpretabili.
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