Salute e malattia
Il pollo cotto può essere un alimento ad alto rischio di intossicazione alimentare perché è un alimento umido e ricco di proteine che costituisce un terreno fertile ideale per i batteri. Quando il pollo cotto non viene cotto o raffreddato correttamente, può essere contaminato da batteri che possono causare intossicazioni alimentari, come Salmonella, Campylobacter ed E. coli. Questi batteri possono moltiplicarsi rapidamente e produrre tossine che possono causare una varietà di sintomi, tra cui nausea, vomito, diarrea, dolore addominale, febbre e brividi.
Il pollo cotto è particolarmente ad alto rischio di intossicazione alimentare quando è:
- Non cotto a una temperatura interna di 74°C (165°F).
- Lasciato a temperatura ambiente per più di due ore.
- Raffreddato troppo lentamente.
- Riscaldato a una temperatura inferiore a 74 °C (165 °F).
- Pollo raffreddato non riscaldato a una temperatura interna di 74 °C (165 °F) entro 2 ore dalla refrigerazione o non consumato entro 7 giorni dalla refrigerazione.
Per prevenire l'intossicazione alimentare da pollo cotto, è importante:
- Cuocere il pollo a una temperatura interna di 74°C (165°F) misurata da un termometro per alimenti.
- Refrigerare il pollo cotto entro due ore dalla cottura.
- Riscaldare il pollo cotto a una temperatura interna di 74 °C (165 °F) prima di mangiarlo.
- Non lasciare il pollo cotto a temperatura ambiente per più di due ore.
- Quando si raffredda il pollo cotto, dividerlo in piccoli pezzi e conservarlo in contenitori poco profondi per lasciarlo raffreddare rapidamente.
- Scartare il pollo cotto che è rimasto a temperatura ambiente per più di due ore.
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